La giornalista e conduttrice Lilli Gruber ha parlato di Giorgia Meloni e di due ministri da lei scelti. Le frasi di fuoco in diretta tv.
Dopo aver parlato apertamente di atteggiamenti non da “politico serio”, ecco Lilli Gruber tornare all’attacco del Governo ed in particolare di Giorgia Meloni prendendo come argomento alcune dichiarazioni recenti dei ministri Nordio e Roccella. La giornalista e conduttrice, a ‘Otto e mezzo’ su La7 non ha risparmiato un commento durissimo in diretta tv con tanto di “appello” ai telespettatori.

Nordio e Roccella: le parole e la polemica
In queste ore hanno generato diversi commenti controversi le parole del Ministro della Giustizia Nordio e quelle del Ministro delle Pari Opportunità Roccella. Il primo, di fatto, ha affermato che la violenza sarebbe intrinseca nel DNA maschile, mentre la seconda ha, in un certo senso, negato un collegamento tra educazione sessuale nelle scuole e violenza sulle donne. Una situazione che ha generato, come detto, delle reazioni importanti tra cui quella della giornalista Lilli Gruber.
Lilli Gruber: l’appello e l’attacco frontale a Giorgia Meloni
Intervenuta nel corso della sua trasmissione su La7, ‘Otto e mezzo’, la Gruber, rivolgendosi direttamente ai telespettatori, ha detto: “Volevo dire alle telespettatrici e ai telespettatori: non stiamo parlando di battute. Sono tre anni e più che Giorgia Meloni con i ministri che lei ha scelto, perché Roccella e Nordio non sono solo i parlamentari di Fratelli d’Italia, ma lei li ha scelti come ministri…”, ha esordito. E ancora: “Quindi immaginiamo che siano rappresentativi di questa cultura di destra reazionaria che difende Giorgia Meloni perché senno bisognerebbe mettere degli altri ministri”.
La giornalista ha quindi evidenziato come queste dichiarazioni dei ministri possano essere indicative della linea politica sostenuta dalla Presidente del Consiglio e, ovviamente, dagli stessi ministri da lei nominati, sottolineando la responsabilità delle istituzioni nella promozione di una cultura rispettosa dei diritti e della parità di genere.